Associazione Culturale So'ham

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Solstizio d'Inverno

Il 21 di dicembre si celebra il giorno del Solstizio d'Inverno , il giorno più corto dell'anno, quello in cui il Sole sorge e tramonta più a Sud e culmina a mezzogiorno alla minima altezza sull'orizzonte.

È un giorno cruciale perchè indica l'inizio dell'Inverno, ma anche l'inizio della risalita del Sole che, da questo giorno, comincia a splendere per maggior tempo e a riscaldare sempre più intensamente la terra, perchè più alto sull'orizzonte.

La festa della luce nel trionfare delle tenebre, l'oscurità squarciata dal nuovo raggio.

Nelle antiche culture tradizionali si celebrava questo cambiamento cruciale dell'anno come preannuncio della vita che dimorando nell'oscurità della terra madre germoglierà alla luce della nuova stagione.

Tutta l'Europa, il Medio Oriente e le coste settentrionali dell'Africa sono disseminate di antiche costruzioni con l'ingresso orientato verso la direzione del sorgere o del tramontare del Sole al Solstizio d'Inverno.
Un bellissimo esempio, tra quelli disponibili in rete, è la grande tomba a tumolo di Newgrange che risale ad oltre 5000 anni fa.


Tutto il mondo pagano celebrava il solstizio d'Inverno come la rinascita del Sole ed in questa data viene ufficialmente istituito il culto del Sol Invictus nel 307 D.C. Il Natale cristiano coincideva con il sostizio d'inverno nell'antico calendario giuliano, prima delle riforme volute a Nicea, nel 324 D.C., dai padri conciliari. I vangeli non ci dicono nulla sul giorno della nascita di Cristo ed anche la Chiesa primitiva non la celebrava o la celebrava in date diverse dal 25 dicembre ed il primo documento che attesta questa data risale alla prima metà del IV secolo. Sembra dunque molto probabile che la collocazione del Natale di Cristo al 25 dicembre sia stata un'operazione di cristianizzazione delle feste sosltiziali pagane.


Al di là delle notizie storiche importante è cogliere il significato del Natale nella sua simbologia spirituale per questo vi proponiamo alcuni passaggi dell'insegnamento del Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov tratte dal testo

 “Natale e Pasqua nella tradizione iniziativa”    Ed. Prosvelta

Le feste del Natale e della Pasqua traggono origine da una lunga tradizione iniziatica. La loro collocazione in particolari momenti del ciclo dell'anno, solstizio d'inverno ed equinozio di primavera, ne esprime con chiarezza il significato cosmico, insegnandoci che l'uomo, per la sua appartenenza all'universo, partecipa intimamente ai processi di gestazione e risveglio che si manifestano nella natura. Il Natale (la seconda nascita) e la Pasqua (la risurrezione) sono in realtà due modi diversi di presentare la rigenerazione dell'uomo e il suo ingresso nel mondo spirituale.
Ogni anno il 25 dicembre, a mezzanotte, appare all' orizzonte la costellazione della Vergine, ed è questo il motivo per cui è detto che Gesù è nato dalla Vergine. All'opposto appaiono i pesci, e nel medio cielo si può vedere la splendida costellazione di Orione, con la centro l'allineamento delle tre stelle che, secondo al tradizione, rappresentano il tre Magi. Ma lasciamo da parte il particolare di sapere se Gesù è veramente nato il 25 dicembre a mezzanotte. A noi interessa il fatto che, attorno a quella data, ha luogo nella natura la nascita del principio cristico, di quella luce e di quel calore che trasformano tutto…
La seconda nascita avviene in un mondo dove lo spirito si unisce alla materia pura, per concepire un bambino divino. La seconda nascita significa poter entrare e vivere in un universo di un'altra dimensione. Quando l'anima e lo spirito si uniscono, mettono al mondo un seme che si sviluppa come nuova coscienza. Questa nuova coscienza si manifesta come una luce interiore che scaccia le tenebre, come un calore talmente intenso che, se anche il mondo intero vi abbandonasse, non vi sentireste mai soli; come un avita abbondante che fate scaturire ovunque vi portano i vostri piedi, come un afflusso di forze che consacrate alla edificazione e alla costruzione del regno di Dio, una anche come una gioia, una gioia straordinaria di sentirvi in collegamento con tutto l'universo, con tutte le anime evolute, di fa parte di questa immensità…e la certezza che nessuno può togliervi tale gioia…sì, la nascita del principio divino è un avvenimento interiore talmente eccezionale che nessuno può sbagliarsi. E' come se il cielo fosse lì, aperto davanti a noi, mentre avvertite la presenza di un altro essere che vi sorregge, che vi illumina, che vi protegge e vi dona gioia….è la sensazione di un contatto che non si interrompe mai. E' come se avesse accanto a voi la fiamma di una lampada sempre accesa.

Simbolismo del presepio di Natale

 Corrispondenza del presepio di Natale con i segni dello zodiaco, che rappresentano una scena della nostra vita interiore


« Ogni anno, il 25 dicembre, il mondo cristiano festeggia la nascita di Gesù, e in tutte le chiese si prepara il presepio con il Bambinello adagiato su un po' di paglia, Maria e Giuseppe che vegliano su di lui con l'asinello e il bue. Nessuno dimenticherebbe mai l'asinello e il bue, poiché sono strettamente legati alla nascita di Gesù. Perché? Perché questa rappresentazione è simbolica.

Essa corrisponde ad alcuni processi che avvengono all'interno dell'essere umano. La stalla rappresenta il corpo fisico. Il bue rappresenta la forza sessuale. Quanto all'asino, rappresenta quello che viene chiamato il vecchio Adamo: egocentrico, testardo, ostinato, ma buon servitore. Quando l'uomo decide di perfezionarsi per far nascere il Cristo dentro di sé, comincia a entrare in conflitto con le forze della sua natura inferiore e della sua sessualità, che dovrebbe invece dominare e mettere al servizio del Bambino divino. Per questa ragione si dice che, nella stalla, il bue e l'asino respiravano sul Bambino Gesù e lo scaldavano con il loro fiato... Quando l'essere umano riesce a trasmutare dentro di sé l'asino e il bue, essi vengono a riscaldare e ad alimentare il bambino appena nato. Tutti coloro che sono riusciti a far nascere il Cristo dentro di sé vengono serviti dalle forze della loro natura inferiore e della loro sessualità. Esse sono straordinariamente utili se si è capaci di utilizzarle per tale lavoro. »