La primavera

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La Primavera di Sandro Botticelli illustrata da Stefano Astori ci introduce nella stagione della rinascita:


Donatella Angelini ci conduce in una meditazione per la pace:

Tagore da “Il fuggitivo e altre poesie”

I
Vieni Primavera,
imprudente amante della terra,
fa anelare ad esprimersi
il cuore della foresta!
Vieni in raffiche irrequiete
dove i fiori sbocciano improvvisi
e fa spuntare nuove foglie!
Scoppia, come una rivolta di luce,
attraverso la veglia di notte,
attraverso il buio silenzio del lago,
attraverso la prigione sotto la polvere,
proclama la libertà.
per i semi tenuti in catene!
Come la risata del fulmine,
come il grido d’una tempesta,
irrompi nella città rumorosa;
libera parole soffocate,
dà vigore alla nostra fiacca battaglia,
e conquista la morte!

II
Ho osservato questo paesaggio
in molti mesi di marzo
quando la senape è in fiore –
questa pigra linea dell’acqua
e il grigio della sabbia più oltre,
l’accidentato sentiero
lungo la riva del fiume,
che porta il cameratismo dei campi
fin dentro al cuore del villaggio,
Ho cercato di mettere in versi
il pigro fischiare del vento,
il battito dei colpi di remo
di una barca che passa.
Mi sono stupito di quanto
semplicemente sta davanti a me
questo grande mondo con quale
affettuoso e familiare
facilità riempie il mio cuore
questo incontro con l’Eterno Straniero.

XX
La primavera era nell’aria,
e le giovani foglie ondeggiavano
come fiamme. Un baleno danzava
negli occhi neri della cerbiatta
quando trasaliva, piegava il collo
al muoversi della sua ombra,
o rizzava le orecchie in ascolto
di qualche sussurro nel vento.
Il messaggio viene fluttuando
con la brezza errante, col fruscio
e un barlume nel cielo d’aprile.
Esso canta del primo dolore
della giovinezza nel mondo
quando sbocciò il primo fiore.
e l’amore uscì alla ricerca
di ciò che non sapeva, lasciando
tutto ciò che aveva conosciuto.